lunedì 23 luglio 2012

Meteoipotesi


Tuoni e fulmini! Un temporale!
Secondo post di una involontaria quanto, prometto, brevissima saga meteorologica.
Famiglia al completo sulla terrazza dei nonni abruzzesi, siamo lì che guardiamo le nuvole mosse a velocità notevoli dal forte vento di nord est. Si sentono in lontananza i primi tuoni.
Ora, la spiegazione di questi spaventevoli fenomeni atmosferici fornita fino ad oggi alle bimbe, finalizzata non certo ad una conoscenza approfondita della meteorologia quanto a trasferire il fenomeno stesso dalla zona delle loro paure infantili a quella più rassicurante delle casistiche conosciute, è stata lo scontro tra nuvole: non vi preoccupate bimbette implumi, mucchietti d'ossa, non c'è da aver paura, il tuono è solo il rumore di due nuvole che si scontrano, poi le nuvole si rompono ed esce la pioggia, proprio come farebbero due secchi pieni d'acqua. Efficace come spiegazione perché con una ipotesi spieghi due fenomeni, tuono e pioggia, e con un po' di fantasia ci ficchi anche il fulmine, una semplice scintilla da impatto, una banale fiammata da collisione, e sappiamo come il successo delle migliori teorie scientifiche provenga a volte da questo connubbio: semplicità delle ipotesi e somiglianza con fenomeni più conosciuti.
Il problema è che questo è quanto abbiamo sempre detto loro a partire dall'età della prima comprensione del linguaggio, aiutati forse dalla clemenza del clima romano che non ci abitua a temporali ed acquazzoni, ma incuranti del fatto che queste piccole umane stanno crescendo, e che alcuni passaggi logici non sarebbero sopravvissuti a lungo alla cruda razionalità alla quale stiamo provando ad abituarle su quasi tutti gli altri fronti (a parte quella storia residuale su Babbo Natale, ovvio).
Fatto sta che la settenne, con il senso pratico tipico dei guastafeste, dopo qualche secondo con il naso in aria ad osservare il movimento delle nuvole, si ritrova lì a calpestare l'appena ristabilita armonia familiare con un candido: pà, secondo me non è così... le nuvole vanno tutte nello stessa direzione, come fanno a scontrarsi?
Ho trovato completamente inutile la strenua difesa dei nonni basata su collisioni laterali e altre simili unghiate sui vetri. Ho preferito rifugiarmi in un più dignitoso silenzio.

4 commenti:

  1. V. è un mito!!!!
    Lo sai che l'adolescenza comincia quando si accorgono che i genitori non sono infallibili? Ti tocca un bel ripasso di scienza e matematica allora....

    RispondiElimina
  2. Tamponamenti. Come in autostrada.

    RispondiElimina
  3. L'interesse del mio settenne per la scienza è scarsissimo (sigh!). In compenso mi bombarda di domande sulle relazioni umane, e così posso cavarmela a forza d'allegorie (almeno di ciò m'illudo).

    RispondiElimina
  4. La mia nonna, mi dava spiegazioni molto più rassicuranti che riempivano il mondo della mia infanzia di felici visioni; i tuoni? è il diavolo che va in carrozza. Chissà perché poi il diavolo doveva essere tanto aristocratico da potersi permettere la carrozza. PS. E' inutile, le tue pupe sono troppo perspicaci per essere ingannate

    RispondiElimina